I device, che siano smartphone Lumia, tablet e notebook Surface, o caschi per la realtà virtuale Microsoft Hololens, diventano uno dei pilastri della nuova Microsoft. Le nostre considerazioni a margine di Future Decoded Roma 2015 che ha visto per la prima volta Satya Nadella in veste ufficiale in Italia.
Quanto tempo è occorso al nuovo CEO Satya Nadella per cestinare quell'immagine ingiallita di Microsoft come colosso del software dell'epoca dei floppy e dei CD, e trasformarla nel ritratto di una realtà dinamica, aperta alle nuove sfide e decisamente cool? In realtà c'è voluto un anno e mezzo e qualche sacrificio, ma sembrano passati solo pochi giorni da quando Nadella inviò ai collaboratori l'e-mail da 3.000 parole che inaugurò il nuovo corso "mobile first, cloud first".
Il tempo passa velocemente quando non ci si annoia, e infatti Microsoft sembra animata da un entusiasmo e da una energia che traspaiono chiaramente dalla tappa di Roma del tour Future Decoded 2015, con la partecipazione dello stesso Nadella, per la prima volta in Italia in veste di CEO di Microsoft. La stessa vivacità che ha percorso la platea dell’Auditorium Parco della Musica, gremita da oltre 3000 partecipanti, alcuni dei quali giovanissimi perché l'evento era aperto non solo agli sviluppatori, professionisti IT, manager e imprenditori italiani ma anche agli studenti.
Giovani che sono stati protagonisti e non solo spettatori dato che alle loro iniziative ed alle loro startup è stato destinato ampio spazio durante il keynote di Nadella e l'introduzione di Carlo Purassanta, General Manager di Microsoft Italia. L'occasione è stata la presentazione di un nuovo programma triennale di accelerazione d'impresa chiamato GrowITUp, che offrirà servizi di incubazione, mentoring, supporto e apporto di capitale e che vede come partner strategici Fondazione Cariplo e Invitalia.
Il nuovo programma che, citando Purassanta, ha l'obiettivo di "restituire all'Italia l'ambizione della crescita", è solo l'ultima di una serie di iniziative a sostegno dell'innovazione che comprende YouthSpark, che ha coinvolto 250mila ragazzi in Italia, BizSpark, che ha già supportato tremila startup, e Nuvola Rosa, un'attività di formazione tutta al femminile che ha rappresentato anche un'opportunità di lavoro per 2500 ragazze.
L'interesse della Casa di Redmond verso le startup ha una radice profonda: i punti di forza delle startup, come la caparbietà, la capacità di cogliere le nuove opportunità, il coraggio di intraprendere nuove strade, la curiosità e l'aspirazione a crescere per condividere la propria vision con tutti globalmente, costituiscono esattamente il paradigma a cui è ispirata la metamorfosi di Microsoft degli ultimi 2 anni.
Microsoft porta ad esempio tre startup italiane che hanno davanti a sé un futuro brillante: Babygoldrake, un team di sedicenni che sta sperimentando una tecnologia di controllo tramite onde cerebrali che consentirà di giocare e azionare device comandabili anche da bambini con gravi patologie, Melixa, un rivoluzionario sistema di monitoraggio per l'apicoltura che consente eccellenti vantaggi sulla produttività degli alveari, e HeartWatch che impiega la Microsoft Band per tenere costantemente sotto controllo i parametri biometrici dei pazienti affetti da patologie cardiache, informando in tempo reale familiari e medici in caso di anomalie.
Cosa può fare il programma GrowItUp di Microsoft per queste startup? “Collaborando con partner istituzionali come Fondazione Cariplo e Invitalia e con grandi aziende che sul territorio sono in grado di ispirare l’eccellenza, intendiamo mettere in moto un meccanismo di partnership pubblico-privata in grado di fungere da catalizzatore per la digitalizzazione del Paese. GrowITUp intende porsi come opportunità su più fronti: per le startup è l’occasione per crescere, per le aziende rappresenta l’opportunità per assorbire il pensiero disruptive dei nostri giovani innovatori, per le istituzioni è un modo per gestire con efficacia i fondi pubblici”, chiarisce Purassanta.
Microsoft Italia ha costruito nel corso di 30 anni un ecosistema di 20.000 partner sul territorio che rappresenta davvero una piattaforma di lancio in grado di proiettare le startup locali verso traguardi globali. La globalizzazione in questo caso non è intesa nell'accezione negativa di omologazione, ma come apertura mentale e "sensibilità verso un mondo che cambia", come la definisce lo stesso Satya Nadella.
Se la distribuzione di Windows 10 non fosse avvenuta attraverso il cloud, ad esempio, non sarebbe stato mai possibile raggiungere la cifra record di 110 milioni di installazioni nel nuovo OS nei primi 2 mesi dal suo lancio. Per rispondere alla propria mission di dare ad ogni individuo e ad ogni organizzazione sul pianeta il poter di ottenere di più, la nuova Microsoft a guida Nadella ha adottato l'ormai celebre motto "mobile first, cloud first".
Un chiarimento è però necessario: quando Microsoft parla di "mobile" non fa riferimento solo agli smartphone, ma alla possibilità di distribuire l'esperienza del computing fra tutti i device che ci circondano, e che crescono in modo esponenziale se pensiamo che l'IoT donerà intelligenza ad ogni oggetto. "Mobile" non è il device ma l'esperienza, in una riproposizione in prospettiva utente del concetto di ubiquitous computing.
Se dovesse ancora risultarvi troppo fumoso, un esempio vi chiarirà immediatamente le idee: il Continuum Mode di Windows 10 rispecchia perfettamente quest'ottica perché permette di passare senza soluzione di continuità dallo schermo del telefono ad un monitor, o di convertire il nostro nuovo notebook 2in1 in tablet, avendo sempre le nostre applicazioni ed i nostri dati a portata di mano, con il vantaggio di una interfaccia ottimizzata per ogni modalità d'uso.
Un altro esempio è Office, disponibile per tutte le piattaforme, per iPhone come per Android, per Mac e per PC, e che nell'edizione 2016 è stato arricchito di ulteriori strumenti per la collaborazione e la condivisione dei documenti. L'ufficio si è smaterializzato e occorre partire da questa considerazione per reinventare il concetto di produttività e di gestione dei processi aziendali. Allo stesso modo cambia anche l'esperienza del computing che deve riflettere il mutamento in atto nella tecnologia e negli stili di vita: siamo circondati da sensori che raccolgono innumerevoli quantità di dati, il nostro smartphone ed il nostro PC sono in grado di rispondere alle nostre domande e possiamo giocare usando il nostro corpo come controller, se tutti questi elementi fossero interconnessi potremmo avere realmente un'esperienza di computing intelligente.
In questa direzione va Cortana Analytics che ha l'aspirazione di rendere accessibili agli sviluppatori gli strumenti di machine learning, speech recognition e intelligenza percettiva tramite cloud per estrapolare dai big data le informazioni utili per prendere le giuste decisioni. Non si tratta soltanto di analizzare ed incrociare i dati ma di interpretarli.
Siamo di fronte evidentemente ad un momento epocale nell'evoluzione del computing che è stata sempre scandita da cambiamenti nelle tecnologie di input-output: le GUI hanno segnato la nascita degli OS moderni, il touch ha decretato l'inizio dell'era degli smartphone, il riconoscimento vocale ha segnato l'inizio dell'intelligenza artificiale ed ora è il momento degli ologrammi che ci traghetteranno nell'era della blended reality e del mixed computing. "Da sempre osserviamo quello che succede nel mondo analogico e cerchiamo di riprodurlo in quello digitale, ma ora per la prima volta grazie agli ologrammi, al mixed computing, ed Hololens possiamo ribaltare questa prospettiva e possiamo inserire oggetti digitali nel mondo reale", ha dichiarato Nadella sul palco dell'Auditorium di Renzo Piano.
Microsoft Hololens è solo l'ultimo dispositivo creato direttamente da Microsoft nella sua veste, relativamente nuova, di produttore di PC. Un ruolo che però ha acquistato negli ultimi anni un'importanza fondamentale nella strategia della Casa di Redmond, come dimostra il fatto che Satya Nadella su un keynote da circa 30 minuti ha dedicato ben 10 minuti proprio a questa tematica! Il CEO di Microsoft che viene a Roma e parla per un terzo del tempo di hardware! Inimmaginabile fino ad un paio d'anni fa.
Intendiamoci: il design e la produzione di device per Microsoft non è un'attività fine a sé stessa ma va interpretata all'interno del quadro complessivo dell'esperienza utente. I nuovi smartphone Lumia 950 e 950 XL con Windows 10 e Continuum dimostrano che è possibile avere un'esperienza "PC-like" sul telefono, come i Surface rappresentavano la scommessa di rimpiazzare il notebook con un tablet anche per i task di produttività. Una scommessa vinta solo in parte perché i notebook continuano ad avere un loro seguito, tanto che la stessa Microsoft ha corretto il tiro proponendo il Surface Book, ma che ha avuto sicuramente il merito di scuotere l'industria manifatturiera da un torpore che si protraeva da troppo tempo.
I Surface sono stati infatti i capostipiti di una nuova categoria di 2in1 con tastiera cover e stand regolabile che ha raggiunto con i processori Intel Skylake di sesta generazione la sua piena maturità, tanto che oggi tutti i PC vendor hanno un device di questo tipo a listino, persino Apple. La maggior parte di questi convertibili ha però ovviamente sistema operativo Windows 10, mentre comune a tutti è un design elegante ed ultrasottile e l'impiego di materiali di ottima qualità.
Il riscontro da parte del pubblico è stato positivo ed all'interno di un mercato dei PC abbastanza stabile e con i pad in deciso calo, i tablet convertibili costituiscono una eccezione con un trend di vendita costantemente in crescita. Non solo in ambito consumer ma anche in ambito professionale nel quale recentemente abbiamo assistito al lancio di due nuovi modelli in grado di contendere o addirittura strappare lo scettro al Surface Pro 4: HP Elite X2 1012 e Fujitsu Stylistic R726.
Il Surface Pro 4 d'altro canto mantiene alcuni vantaggi competitivi come lo schermo in Ultra Definizione e resta il tablet più sottile al mondo con processori Intel Core i5 e i7. Per approfondire le caratteristiche tecniche del Surface Pro 4 e dei suoi accessori come la nuova Type Cover o la Surface Dock, potete guardare il video precedente con Evita Barra, Direttore Divisione Windows di Microsoft Italia, direttamente dall'area Expo di Future Decoded 2015, mentre per l'elenco completo delle specifiche potete fare affidamento alla nostra notizia dedicata.
Ciascuno di noi decreterà il suo 2in1 preferito ma è appassionante e allo stesso tempo confortante vedere come i PC possano ancora sorprenderci con nuovi formati, nuovi design o nuove esperienze d'uso.