Microsoft ha esteso i requisiti minimi di sistema per l'aggiornamento a Windows 11, includendo anche computer con processori Intel Xeon X-Series, W-Series e Intel Core i7-7820HQ. Gli altri dovranno accontentarsi di Windows 10.


Atteso nel corso dell'autunno, il nuovo sistema operativo Windows 11 offrirà un'interfaccia utente aggiornata, nuove funzionalità per il multitasking, il supporto per l'esecuzione di applicazioni Android ed una serie di miglioramenti legati alla sicurezza e alle prestazioni. Rispetto ai requisiti richiesti inizialmente e in seguito ai feedback degli utenti, però, Microsoft ha esteso la compatibilità dell'OS anche ad altri PC (includendo quelli con hardware più datato), anche se probabilmente non cambierà molto per la maggior parte degli utenti.

Lo scorso giugno, Microsoft annunciò che tutti i PC con processori Intel Core di 8th gen o AMD Zen2 (e successivi) avrebbero ricevuto l'aggiornamento a Windows 11 tramite Windows Update, ma sembrerebbe che l'update sia stato esteso anche ai computer desktop/portatili con Intel Core di 7th gen, o meglio processori Intel Xeon X-series, W-Series e Intel Core i7-7820HQ (se forniti di driver DCH moderni).

In sostanza, con le ultime modifiche ai requisiti, il Surface Studio 2 potrà passare a Windows 11. È certamente un'ottima notizia per chi ha speso oltre 3000 euro qualche anno fa per questo computer ma anche una mossa logica e di buon senso per la stessa Microsoft che avrebbe continuato a vendere questo PC con Windows 10 a bordo. E gli altri modelli? Windows 11 supporta i più recenti chip Intel Atom, Celeron, Pentium entry-level così come le APU AMD di fascia bassa e alcuni SoC Qualcomm Snapdragon, con minimo 4GB di RAM e 64GB di memoria interna, ma i chip più datati sono stati esclusi.

La ragione non è la potenza o la velocità del processore, quanto la sicurezza: Redmond ha rafforzato i requisiti, richiedendo UEFI Secure Boot e TPM 2.0. E questo esclude molti dei computer più vecchi. Stando a quanto comunicato da Microsoft, i PC che non soddisfano i requisiti minimi hanno oltre il 50% di probabilità in più di avere arresti anomali del kernel. E limitare Windows 11 all'hardware più recente aiuta a garantire un certo livello di sicurezza e compatibilità con le applicazioni principali.

Per sapere se il proprio computer sarà compatibile con Windows 11, Microsoft ha rilasciato una versione aggiornata dell'app PC Health Check per i membri di Windows Insider program, che sarà disponibile al pubblico entro la fine dell'anno. Questo tool non solo aggiorna l'elenco dei processori compatibili, ma fornisce anche messaggi più chiari su cosa manca al sistema per soddisfare i requisiti minimi. E se il PC non è idoneo per l'update, allora continuerà a girare su Windows 10, che verrà supportato da Redmond fino a ottobre 2025 e aggiornato con alcune funzionalità di Windows 11 (come il nuovo Microsoft Store).

C'è però un'altra opzione: The Verge segnala che Microsoft non impedirà agli utenti di scaricare un'immagine ISO di Windows 11 e utilizzarla per eseguire un'installazione manuale dell'OS anche su hardware ufficialmente non supportato (inclusi computer con chip Intel o AMD precedenti o sistemi privi di TPM 2.0). Microsoft però non assicura lo stesso livello di prestazioni/stabilità ed il processo di installazione sarà molto più complicato rispetto al download di un aggiornamento tramite Windows Update.

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