Anche se la GUI è uno degli aspetti più discussi in quanto il cambiamento è più evidente, le novità di Windows 8 non si limitano ai soli aspetti estetico/funzionali, ma ci sono diverse novità anche per quanto riguarda le funzioni offerte. Ad esempio, le possibilità di spegnimento contemplano ora una nuova modalità, chiamata Hybrid Sleep, che va a sostituire lo spegnimento vero e proprio.

Sostanzialmente è uguale alla modalità ibernazione, in cui cioè i dati della sessione corrente, custoditi nella RAM, vengono salvati in un file nell'hard disk, così da ripristinare tutto al prossimo avvio. La differenza è che in Hybrid Sleep nel file vengono scritti solo i dati più importanti, relativi al core system, per cui la quantità di dati da ripristinare è assai minore, servizi e driver non dovranno essere riavviati da zero e l'intera operazione risulterà quindi più veloce.

Windows 8 Hybrid Sleep

Anche le funzioni di backup e ripristino dei dati sono state semplificate e al tempo stesso potenziate, grazie all'introduzione di due nuove procedure molto semplici, veloci e comode, Reset e Refresh. La prima permette di ripristinare completamente il computer al suo stato iniziale, ma senza salvare i dati personali dell'utente. E' quindi una vera e propria formattazione con reinstallazione veloce del sistema operativo. La seconda funzione, Refresh, permette di riportare il sistema allo stato originario senza però eliminare i file personali, che vengono prima salvati tramite una procedura automatica e quindi ripristinati dopo che il sistema operativo è stato reinstallato. Entrambe le operazioni sono velocissime e non portano via più di qualche decina di minuti.

Windows 8 Reset e Refresh

Molto è stato fatto comunque anche per la sicurezza. Ad esempio le app in stile Metro sono eseguite all'interno di un contesto sicuro, con restrizioni che controllano l'accesso del runtime a risorse sensibili. Ogni app infatti dichiara le proprie capacità e gli è consentito di utilizzare solo quelle. Le app potranno anche chiedere eventualmente di usare ulteriori risorse e sarà l'utente a permetterlo eventualmente, tramite un'interfaccia consistente con lo stile Metro, attraverso cui ad esempio permettere l'accesso al microfono o alla webcam. Infine le App possono leggere e scrivere i dati utente, ma questi sono completamente isolati da quelli di altre app e di altri utenti.

Le app scritte in HTML5 o in JavaScript saranno inoltre sottoposte agli stessi controlli delle app web e potranno accedere quindi soltanto ai compartimenti assegnati, che sono isolati dagli altri. Anche le procedure di crittografia sono state migliorate e semplificate al tempo stesso, grazie a un'interfaccia più intuitiva, che permette di criptare, decriptare e segnare digitalmente i propri contenuti. E' inoltre possibile creare richieste di certificati e installare quelli posseduti, oltre a utilizzare quelli salvati in locale, come ad esempio su una smart card. La funzione SmartScreen, l'insieme di tecnologie che aiutano il browser a proteggere il sistema dalla possibilità di essere infettato via web, precedentemente appannaggio di Internet Explorer è stata ora estesa all'intero sistema Metro, sia mentre si sta scaricando qualcosa, sia mentre si sta eseguendo un nuovo programma sul desktop. SmartScreen infatti è ora integrato all'esecuzione dei programmi scaricati dal web.

Windows 8 Smartscreen

Anche Windows Defender è stato ritoccato ed ora, oltre a integrare le solite funzioni anti malware, integra completamente il motore di Microsoft Security Essentials, di cui riprende anche l'interfaccia, diventando quindi a tutti gli effetti un antivirus completo, integrato nel sistema operativo. Inoltre i driver di Defender vengono caricati durante la fase di boot, permettendo quindi al programma di avviare il monitoraggio attivo prima che il sistema operativo sia completamente caricato, così da prevenire l'esecuzione di eventuali virus.

Infine è stata introdotta una nuova tecnologia, chiamata Secured Boot, che permette al sistema operativo di essere molto più resistente agli attacchi di basso livello. Windows infatti autentica ciascun componente all'avvio, per evitare qualsiasi tentativo di esecuzione di codice malevolo prima che il sistema operativo sia completamente caricato. Se il componente non è riconosciuto correttamete da Microsoft, Windows avvierà automaticamente il Windows Recovery Environment, che proverà a correggere il problema.

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